• La pulizia normale di un ambiente di lavoro viene di solito effettuata attraverso prodotti detergenti prevedendo la rimozione dello sporco visibile ed evidente (come polvere, grasso o altro materiale organico).

    La pulizia viene fatta con acqua e sapone o comuni detergenti.

    La sanificazione è un intervento che elimina batteri e agenti contaminanti ed è il passo successivo alla pulizia.

    La sanificazione deve invece essere fatta come da indicazioni contenute nella circolare del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020 e che individua le misure di igiene da prendere nei locali dove siano state presenti  persone contagiate da Covid-19.

    Per la sanificazione il Ministero raccomanda l’uso dell’ipoclorito di sodio diluito al 1% ossia la comune candeggina.

    In alternativa, per le superfici che possono essere danneggiate dalla candeggina, viene suggerito l’utilizzo dell’etanolo, il comune alcol etilico con una concentrazione al 70%.

    Possono essere utilizzati altri prodotti disinfettanti ad attività virucida.

    Vanno sanificate con particolare attenzione le superfici toccate più di frequente (come porte, maniglie, tavoli, banconi, finestre,  servizi igienici, carrelli della spesa, bancomat,  ecc.)

    La biancheria come lenzuola, tovaglie o altri materiali di tessuto deve essere sottoposta ad un lavaggio con sapone ed acqua calda a 90° gradi. Se ciò non è possibile a causa delle caratteristiche del tessuto, va aggiunta al lavaggio candeggina o altri prodotti a base di ipoclorito di sodio.

    Tali procedure possono essere fatte dal normale personale che si occupa della pulizia. Non è necessario chiede interventi di terzi per la pulizia e la sanificazione.

    Per la disinfestazione di un ambiente in cui sia stato un cliente/ospite con il Covid-19 basta eseguire le operazioni di pulizia e sanificazione come sopra descritte.

    — Fonte Confcommercio, Settore Ambiente, Utilities e Sicurezza e Rapporto del GdL ISS

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