Fri-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo, ndr) è un incentivo previsto dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Misura M1C3 investimento 4.2.5), promosso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia. I fondi a disposizione sono pari a 780 milioni di euro, con ulteriori 600 milioni di finanziamenti bancari attivati per l’agevolazione. Il contributo ha come obiettivo quello di migliorare i servizi di ospitalità e le strutture ricettive, soprattutto in ambito digitale e della sostenibilità ambientale.

Le domande possono essere presentate dalle ore 12 del primo marzo 2023 fino alle ore 12 del 31 marzo 2023, salvo eventuali proroghe della Commissione Europea.

I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, il 50% delle risorse stanziate sarà destinato agli interventi di riqualificazione energetica.

Destinatari e requisiti

L’agevolazione è stata creata per migliorare i servizi legati all’ospitalità e potenziare le strutture ricettive in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
Tra i destinatari dell’incentivo troviamo quindi:

  • alberghi;
  • agriturismi;
  • strutture ricettive all’aria aperta;
  • imprese del comparto turistico, fieristico, ricreativo e congressuale;
  • stabilimenti balneari;
  • complessi termali;
  • porti turistici;
  • parchi a tema, inclusi quelli acquatici e faunistici.

Per presentare domanda sono richiesti anche alcuni requisiti fondamentali. È infatti necessario:

  • gestire un’attività di tipo ricettivo o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà o per conto di terzi;
  • essere costituiti regolarmente con iscrizione al registro delle imprese;
  • non essere in stato di liquidazione anche volontario o di fallimento;
  • avere un’organizzazione stabile di impresa sul territorio nazionale;
  • essere in regola in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della tutela ambientale e con gli obblighi contributivi;
  • avere un regime di contabilità ordinaria;
  • avere una valutazione positiva del merito di credito da parte della banca finanziatrice, con delibera rilasciata da quest’ultima;
  • adottare un regime di contabilità sperata apposito per coloro che operano nel settore agricolo o della pesca;
  • non ricadere nei casi particolari previsti dall’articolo 4, comma del 2 dell’Avviso.

    Progetti finanziabili dal FRI-Tur

    Gli incentivi dovranno aiutare le imprese a migliorare nel campo della digitalizzazione e della tutela ambientale. I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere in linea con la normativa ambientale sia nazionale che europea, alla Comunicazione della Commissione Ue (2021/C 50/01) e agli orientamenti tecnici secondo il principio Do No Significant Harm (DNSH, “non arrecare un danno significativo”), il regime minimo per tutte le misure del PNRR, così come specificato nel Regolamento 2021/241, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.

    L’investimento deve prevedere spese, al netto dell’Iva, comprese tra i 500mila e i 10 milioni di euro. Possono essere richiesti incentivi per i seguenti interventi:

    • riqualificazione energetica e antisismica;
    • eliminazione delle barriere architettoniche;
    • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
    • piscine termali (solo per gli stabilimenti termali);
    • digitalizzazione;
    • acquisto o rinnovo di arredi.