Comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo per i titolari di partita IVA per i quali emergono discrasie tra incassi e corrispettivi telematici – Provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 3 ottobre 2023
Con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 3 ottobre 2023 sono state disciplinate le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni derivanti dal confronto mensile tra i pagamenti elettronici e le fatture elettroniche emesse e\o i corrispettivi telematici trasmessi
dal contribuente.
L’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti titolari di partita IVA per i quali emergono delle differenze tra l’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate con strumenti di pagamento elettronico e l’ammontare complessivo delle operazioni certificate
mediante fatture elettroniche e corrispettivi telematici.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate trasmette una comunicazione, contenente le suddette informazioni al domicilio digitale dei singoli contribuenti. La stessa comunicazione è consultabile, da parte del contribuente, all’interno del c.d. “Cassetto fiscale” e nell’interfaccia web “Fatture e corrispettivi”, nella sezione “Consultazione”, area “Fatture elettroniche e altri dati Iva”. In particolare sono resi disponibili:
a) l’elenco dei mesi dell’anno in cui si è verificata la presunta anomalia, riferita
allo scostamento tra l’ammontare dei pagamenti elettronici e l’importo di
imponibile e IVA desunti dai dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi
telematici;
b) l’ammontare giornaliero dei pagamenti elettronici, al netto di eventuali storni;
c) la differenza, calcolata su base mensile, tra l’importo di cui alla lettera b) e la
somma degli importi relativi a imponibile e IVA desunti dalle fatture elettroniche
emesse e dai corrispettivi telematici trasmessi;
d) il codice ABI o il codice fiscale del soggetto obbligato alla comunicazione dei
pagamenti elettronici, ai sensi dell’art. 22, comma 5, del citato decreto legge n.
124;
e) gli identificativi dei POS a cui i pagamenti elettronici sono riferiti.
I contribuenti che hanno avuto conoscenza degli elementi e delle informazioni resi dall’Agenzia delle entrate possono, anche a seguito di richiesta di ulteriori informazioni o segnalazioni all’Amministrazione finanziaria, regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi.