Il 3 settembre 2024 è stato ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’avviso del Ministero del Turismo che segna l’inizio dell’operatività della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR) per la richiesta del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Da questa data, i titolari di strutture ricettive e chi affitta immobili a scopo turistico o per locazioni brevi avranno 60 giorni di tempo per conformarsi alle disposizioni dell’articolo 13-ter del decreto legge n. 145/2023, evitando così le sanzioni previste per eventuali irregolarità.

Chiunque gestisca una struttura turistica o affitti unità immobiliari per scopi turistici senza il CIN, potrà incorrere in sanzioni amministrative comprese tra 800 e 8.000 euro. Inoltre, la mancata esposizione del CIN all’esterno della struttura comporterà ulteriori multe, variabili da 500 a 5.000 euro, a seconda delle dimensioni dell’immobile. Queste sanzioni saranno applicate per ciascuna struttura o unità immobiliare non conforme.

L’accesso alla piattaforma BDSR richiede l’utilizzo di un’identità digitale (SPID o CIE). Una volta effettuato l’accesso, i titolari potranno visualizzare i dati relativi alle loro strutture, aggiornare eventuali informazioni mancanti, e segnalare modifiche necessarie per ottenere il CIN.

Oltre alla richiesta del CIN, è importante rispettare gli standard di sicurezza imposti dal Decreto  D.L. n. 145/2023 del 18 ottobre, integrato con la legge di conversione del 15 dicembre 2023 n. 191. Tra questi requisiti rientrano l’installazione di estintori con una capacità minima di 6 litri, conformi alla normativa EN3-7 e approvati secondo il DM 07/01/05, e di rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio in ogni appartamento.

Per maggiori informazioni consultare le FAQ https://www.ministeroturismo.gov.it/faq-banca-dati-strutture-ricettive-bdsr/